The Hombres - Let it out (let it all hang out)

The Hombres Lp cover


Verve Forecast - FT/FTS- 3036 - ?/68

  1. Let It Out (Let It All Hang Out)
  2. Little 2 + 2
  3. So Sad
  4. Gloria
  5. Am I High
  6. Mau Mau Mau
  7. This Little Girl
  8. Sorry 'Bout That
  9. Ya Ya
  10. Hey Little Girl
  11. It's A Gas


The Hombres  erano la garage Band per eccellenza, ma seppur idolatrati dal grande Lester Bangs, presenti  nella compilations Nuggets di Lenny Keye con il loro singolo “Let It Out (Let It All Hang Out)”, stranamente non hanno mai avuto un grosso seguito nel movimento neo garage degli anni ottanta, pur rispettando tutti i canoni della tipica garage band.: ragazzi bianchi del Sud degli States che si cimentavano con chitarra, basso, batteria ed organo con riff ed accordi rubati alla Brititsh invasion.
Forse i loro testi erano troppo legati alla cultura del Sud degli States e questo ha impedito una riscoperta da parte del pubblico europeo sia negli anni ottanta che attualmente.
The Hombres nascono a Memphis, il chitarrista Gary McEwan , l’organista B.B. Cunningham (fratello di Bill Cunningham dei Box Tops) e John Hunter alla batteria si conoscono perché suonano dal vivo insieme in una line up durante un tour di Ronny and the Daytonas band di Memphis autrice di ottimi brani surf ed hot rod e di due Lp oggi molto ricercati dai collezionisti.
Quando conoscono il bassista Jerry Lee Masters iniziano a comporre pezzi propri e suonano prima come Bandits e poi come Hombres e  grazie al produttore Huey P. Meaux firmano per la Verve Forecast Records e nell’ estate del 1967 sbancano le classifiche con il garage punk non sense “Let It Out (Let It All Hang Out)".
Costruito sul giro di “Gloria” ed ispirato (o forse una parodia) da "Subterranean Homesick Blues” di Dylan il brano è  davvero trascinante. Dal suo intro vocal (tratto da un  romanzo del 1947 di Red Ingle) alla sua ritmica ossessiva...puro garage americano!!!
Sulla scia del successo del singolo pubblicarono anche l’lp “Let It Out (Let It All Hang Out)” registrato nel 1967, ma forse pubblicato fuori tempo massimo (il garage stava già finendo) l’anno successivo.
Il disco è un buon lp in cui The Hombres sintetizzano la loro carriera con garage, hot rod, novelty song e pop.
Sul lato A troviamo lotre alla già citata title track, la hot rod song (in stile Ronnie and the Daytonas) “Little 2+2”, la cover degli Everly Brothers “So sad” e ovviamente una cover di “Gloria” con tanto di intermezzo ( non accreditato) di “Eight Miles High” dei Byrds.
 "Am I High" è un diverte novelty e nella  B side troviamo oltre alla lenta e bella ballad "Mau Mau Mau"  "This Little girl" bel garage pop con un organo notevole in sottofondo e break beat di batteria, molto valida.
Due cover "Ya Ya" di Lee Dorsey (qui in versione meno groove ,ma abbastanza accettabile) e "Sorry 'bout that" di Sam the Sham molto molto garage con riferimenti frat e tanto di voce baritonale negli stacchi.
Il disco si chiude con la bella beat pop "Hey little girl" che sembra arrivare dall estate del 1964 e "It's a gas" quasi un talking garage .
L’album, come detto, non riuscì a ripetere il successo del singolo, i gusti musicali del pubblico stavano cambiano e piano piano (nonostante  come già accennato l’adorazione di Lester Bangs) i The Hombres sparirono.
Bb Cunnigham suono anche con Jerry Lee Lewis, venne ucciso durante una sparatoria nel 2012. Anche Hunter morì nel 1976 per una ferita da arma da fuoco
“Let It Out (Let It All Hang Out)” è un buon Lp di Garage punk.

The Hombres lp label
Foto della label della mia copia originale di FTS 3036, versione Stereo


The Hombres - "Let It Out (Let It All Hang Out)" - (sample)

Tonypop

...un semplice appassionato

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