The Bobby Fuller Four - I Fought The Law


Mustang Records - M/MS 901 - 2/66
  1. Let Her Dance
  2. Julie
  3. A New Shade Of Blue
  4. Only When I Dream
  5. You Kiss Me
  6. Little Annie Lou
  7. I Fought The Law
  8. Another Sad And Lonely Night
  9. Saturday Night
  10. Take My Word
  11. Fool Of Love
  12. Never To Be Forgotten

Esistono canzoni leggendarie.
“I Fought The Law” è una di queste. Scritta da Sonny Curtis chitarrista dei Crickets di Buddy Holly,e incisa per la prima volta proprio dagli stessi Crickets nel 1960, è stata fatta conoscere al grande pubblico nel 1966 dal Bobby Fuller Four, tutte le successive versioni (da Tom Petty ai Clash) devono molto alla versione del Bobby Fuller Four.
I Crickets erano la band di Buddy Holly e Fuller era/è universalmente riconosciuto come il suo erede, sia per la provenienza  texana (El Paso) sia per la musica : il suo r’n’r’ venato di pop era molto simile alla musica del  grande  Buddy Holly.
Bobby Fuller è entrato nella leggenda  sia per aver lanciato "I Fought the Law" sia per il mistero legato alla sua morte avvenuta il 18 Luglio 1966.
Il Bobby Fuller Four era forse una delle poche risposte veramente americane  alla British Invasion, ed è stato un artista che  ha ispirato innumerevoli band r’n’r e power pop.
Bobby Fuller Four in realtà era un vera e propria band composta da Bobby Fuller, Jim Reese (chitarra), Dwayne Quirico (batteria) e Robby Fuller (basso)  fratello di Bobby, anche se quest’ ultimo era praticamente l’autore di tutti i brani originali.
Bobby Fuller ed il fratello, registrano e pubblicano dischi durante i primi anni sessanta diversi 45 giri a nome Bobby Fuller su Eastwood, Yucca (l’etichetta di Norman Petty compositore per Buddy Holly) e su Exeter. Su questa etichetta esce nel luglio del 1964 una prima versione di “I Fought the Law”
Nel 1964, ormai quartetto nella formazione sopra citata, si spostano a Los Angeles ed entrano in contatto  Rob Keane proprietario della DEL –FI  (e già manager di Ritchie Valents e Sam Cooke) che mette i quattro sotto contratto con la Mustang Records. Dopo un singolo su Mustang nel Dicembre del 1964 a nome Shindings, diventano Bobby Fuller Four e pubblicano diversi singoli tra cui nel Ottobre del 1965 “I Fought The Law”. Fu un successo  enorme, il brano  raggiunse il 9° posto delle classifiche . In piena esplosione Beat  Inglese e Folk Rock un brano di puro Rock Americano, forse l’ultima coda dei ribelli degli anni cinquanta e con un testo per l’epoca da vero ribelle:
Robbin' people with a six-gun
I fought the law and the law won
Ovviamente in pieno 1965 gli album erano considerati ancora delle raccolte di singoli e usci sempre per la Mustang prima "KRLA King of the Wheels" e poi nel Febbraio del 1966 l’lp “I Fought the Law”.
In mezzo concerti, tour, partecipazioni TV, film (“The Ghost in Invisible Bikini”, in italiano “Il Castello delle donne maledette”).

                                                           Bobby Fuller Four -"Let Her Dance"

Il Disco “I Fought the Law” è si una raccolta di singoli - molti brani tra l’altro erano presenti anche su “KRLA The King of the Wheels”, ma rappresenta alla grande la musica del Bobby Fuller Four : una sintesi de r’n’r ,del pop , del Frat e del Surf rivisitata e corretta per i mid sixties.
Oltre alla leggendaria title track troviamo brani dance con riferimenti Frat e surf come “Let Her Dance” (tra Frat, surf  e con e "La Bamba"), “Little  Ann Lou” e “Saturday night” (omaggio a Eddie Cochran).
Puro pop rock in “Another sad and lonely night”, “Fool of Love” e “Take my World”.
Il talento di Bobby e la passione per un pop legato a buddy  Holly viene fuori anche nei lenti e nelle ballad come “Julie” , “Only when I Dream” e “Never to be forgotten”.
Un ottimo lp e la carriera di Bobby Fuller che pareva essere in ascesa anche se pare ci fossero piccoli contrasti con Keane - che voleva fare di lui un clone di Valents - e con il resto della band  che si vedeva leggermente esclusa.
Il tutto finì però il 18 Luglio 1966, quando il 23enne Bobby Fuller fu trovato morto nel garage con la sua auto, ufficialmente fu considerato un suicidio, anche se il corpo era cosparso di carburante e pieno di ferite.
Qui inizia un altro mistero della storia del Rock. Un libro recente è “I Fought the law. The Life and strange death of Bobby Fuller”. di Miriam Linna (della Norton Records) in cui si riassumono e considerano tutte le ipotesi probabili sulla morte del cantante.
Dall’ assassinio per gelosia dovuto ad una misteriosa ragazza di Fuller in realtà fidanzata con un boss della Mafia, all’ incidente dovuto ad un uso “selvaggio” di una dose di LSD,  a Charles Manson , addirittura qualcuno ha fatto notare che era il terzo artista della scuderia Keane a morire dopo Valents,e Sam Cooke. Linna  racconta che nella vita di Fuller, nel periodo poco antecedente alla sua morte, entrava Morris Levy controverso (con legami mafiosi con Gambino e i Genovese) proprietario della Roulette Records, etichetta alla quale ,pare, Keane volesse cedere i diritti del Bobby Fuller Four.
Il mistero è ancora da risolvere.
Bobby Fuller Four, gli unici eredi di Buddy Holly e del r’n’r venato di Pop.
I Fought The Law, and the Law Won

Foto della label della mia copia di M-901

Tonypop

...un semplice appassionato

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