Archie Shepp - For Losers



Impulse Records - AS9188 -?/69
  1. Stick 'Em Up
  2. Abstract
  3. I Got It Bad (And That Ain't Good)
  4. What Would It Be Without You
  5. Un Croque Monsieur (Poem: For Losers)


The Freewheelin’ Groover ha già incontrato Shepp nel post su Chico Hamilton (vedi post) sull' album “The Dealer” dove  il sassofonista  era una guest star , “For The Losers” è  invece un disco solista di Shepp uscito nel 1969.
E’ un disco un “anomalo” nella discografia di quella leggenda del Jazz che è il sassofonista Archie Shepp.
Nato in Florida nel 1937, cresciuto a Philadelphia si dedica alla carriera musicale dopo aver abbandonato la recitazione. Suona con Don Cherry nei New York Contemporary Five ad inizio anni sessanta, poi è discepolo del pianista Cecil Taylor.
Diventa poi amico e collaboratore di John Coltrane, partecipa a “Four for Trane” e diventa insieme allo stesso Coltrane uno dei musicisti di punta del Free jazz newyorkese e non solo.
Shepp inizia ad incidere per la Impulse Records, con il passare degni anni la sua musica si arricchisce di elementi Afrocentrici prima e ad inizio anni settanta si concentra sulla battaglia civile per i diritti dei neri afroamericani.
Nel 1967 pubblica “Magic of Ju-ju “ dove  l’Africa e la sua musica sono un elemento predominante.
Si avvicina  al soul e r’n’b con “Black Gypsie” (1969), ma soprattutto con “For the Loosers”.
L’lp come detto forse è il più standard fino ad allora della discografia di Shepp ed è imbevuto di ottimo soul ed r’n’b,
Inciso per la Impulse con i  musicisti della scuderia dell' etichetta come Leon Thomas, Mel Brown, Cedar Walton, John Chamber e molti altri. Il disco è un bellissimo esempio di come un grandissimo musicista Free jazz si cimenti nel r’n’b .
Quattro brani sul lato A ed unico brano presente sul lato B.
I brani del A side sono 4 perfetti esempi di incontro ravvicinato tra il free jazz e la musica nera popolare di fine anni sessanta.
Il brano di apertura “Stick ‘em up” è un brano vocale (voce Leon e Sasha Thomas) in gioiso stile r’n’b, cosi come il super dance , con un basso super ritmico e un sax che la fa da padrone, “Abstract”.
Ancora ritmo in puro stile errebì per “I Got It Bad (And That Ain't Good)”.
Dopo  brani molto r’n’b troviamo lo standard jazz vocale (con alla voce Chinalin Sharpe) di “What Would It Be Without You”.
Come detto sul lato B un unico brano “Un Croque Monsieur (Poem: For Losers)” – in questo periodo Shepp viveva tra gli States e Parigi quindi il titolo era un riferimento alla sua permanenza in Francia – che è una esplosione di r’n’b, protofunk, free jazz e armonie africane. Ottimo.
Il disco è un ottimo lavoro per potersi avvicinare alla musica di Shepp, ottimo per chi è un amante del r’n’b e vuole conoscere un musicsta free jazz e ottimo per chi ascolta il free jazz e vuole avvicinarsi al r’n’b.
Shepp incise ancora un disco leggermente più standard (non nei contenuti dei testi, molto "radicali") ”Attica Blues" nel 1972, continuò poi a registrare e a sperimentare fino ai giorni nostri, registrando e partecipando a circa un centinaio di dischi. Fino al 2000 è stato anche docente di musica e storia della musica all' università del Massachussetts.
E’ una leggenda del jazz.

Foto della label della mia copia in vinile di AS9188

Archie Shepp - "Abstract"- (sample)


Tonypop

...un semplice appassionato

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