The Sir Douglas Band - Texas Tornado


Atlantic Records - SD 7287 - ?/73
  1.  San Francisco FM Blues
  2. Someday
  3. Blue Horizon
  4. Tennessee Blues
  5. Ain't That Loving You
  6. Texas Tornado
  7. Juan Mendoza
  8. Chicano
  9.  I'll Be There
  10.  Hard Way
  11. Nitty Gritty

In Italia Doug Sahm non è cosi famoso e i suoi meriti artistici sono conosciuti forse solo a pochi “adepti”, ed è un vero peccato.
Negli Stati Uniti, questo artista (purtroppo scomparso nel 1999) gode della fama che merita, ed è considerato uno dei mostri sacri del tex mex americano, e soprattutto in Texas, è una vera leggenda.
Giovanissimo inizia a suonare chitarra, banjo e mandolino, partecipa ad un sacco di concerti nella zona di San Antonio, incide il suo primo disco ad undici anni e suona di spalla al mito Hank Williams nel suo ultimo concerto.
E’ un ragazzino prodigio che gira le sale concerto di tutto il Sud degli States, tra la fine degli anni cinquanta e i mid –sixties suona con diverse formazioni Dough Sahm & The Phaoraos, & the Dell Kings  e Dough Sahm & the Markays incidendo degli ottimi 45 giri di r’n’r per etichette locali come la Satin e la Harlem .
A metà anni sessanta conosce Augie Meyers e sotto la spianta del produttore Huey P. Meaux, le band di Sahm e di Meyers si uniscono per formare una gruppo che commercialmente sfrutti la musica beat.
Nascono i Sir Douglas Quintet (nome anche qui scelto perché suonava "British”) e trovano il successo con il loro sound tra beat e tex mex.
I due singoli “She’s about a mover” e “Mendocino” diventano dei million seller e i Sir Douglas Quintet diventano una delle band più famose d’america, ed incidono tra il 1966 ed il 1971 ben 6 Lp.
Nel 1972 Dough Sahm abbandona il Sir Douglas Quintet e inizia una carriera solista, Jerry Wexler factotum dell’ Atlantic compra il contratto di Doug Sahm e pubblica  “Doug Sahm and Band” dove con Sahm suonano Bob Dylan, Flaco Jimenez  e Willie Nelson fra gli altri.
Lo stesso anno nel 1973 a nome Sir Douglas Band esce “Texas Tornado”  un lp che nel corso del tempo è diventato un vero classico della carriera di Doug Sahm. Un Lp che “profuma” di Country, Tex Mex, rock, anni settanta, asfalto, balli, borderline e rock urbano, funk, pop e easy listening.
L’ album si apre con un quattro brani eccezionali: l’heavy soul di “San Francisco FM Blues”, la ballad “Someday”, il lounge jazz di “Blue  Horizon” (davvero intrigante) ed il blues di “Tennesse Blues”.
Quattro brani mozzafiato, per un ottimo inizio. La title track apre il lato B ed è ormai un classico del Country rock e un titolo che è ormai una leggenda :"Texas Tornado". Un grande brano di puro Country rock!
Rock, Country e un pizzico di funk per un brano puro seventies: "Juan Mendoza", mi immagino di camminare in un assolato pomeriggio di metà seventies in una città del Texas ascoltando questo brano!
"Chicano" e "I'll be There" sono puro country e Tex -Mex, la seconda è un esempio di cosa era il country negli anni settanta.
Infine gli ultimi due brani "Hard Way" e "Nitty Gritty" : (brano originale, non la cover del omonimo pezzo soul) sono due brani scritti per ballare, più beat pop il primo mentre il secondo è in perfetto Tex -Mex Style.
Un album da riscoprire e da rivalutare per un grande musicista, che contiuò la sua carriera fino al 1999 quando purtroppo scomparve prematuramente.
Doug Sahm è un leggenda della musica roots americana.

Foto della label della mia copia in vinile di SD7287

Sir Douglas Band - "San Francisco FM Blues" - (sample)

Tonypop

...un semplice appassionato

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