Father John Misty - I love You, Honeybear



Sub Pop Record-  SP1115 - 2/15


  1. I Love You, Honeybear
  2. Chateau Lobby #4 (In C For Two Virgins)
  3. True Affection
  4. The Night Josh Tillman Came To Our Apt.
  5. When You're Smiling And Astride Me
  6. Nothing Good Ever Happens At The Godddamn Thirsty Crow
  7. Strange Encounter
  8. The Ideal Husband
  9. Bored In The USA
  10. Holy Shit
  11. I Went To The Store One Day


Un pochino in ritardo rispetto alla sua uscita, ma d’altronde questo è solo il blog di un semplice appassionato altri e più autorevoli siti hanno già parlato di questo, ma The Freewheelin Groover oggi si sofferma su quello che considero uno dei più bei dischi del 2015 : “I love you, Honeybear” di Father John Misty.
Father John Misty è lo pseudonimo di Joshua  Tillman già batterista ed arrangiatore dei Fleet Foxes band di punta del movimento indie del secondo decennio del nuovo millennio.
La carriera di Joshua Tillman inizia in realtà nel 2003 quando incide il suo primo disco solista “Untitled no 1” per la Broken factory.
A nome J Tillman incide tra il 2003 ed il 2010 ben 8 lp,
Come già detto è nella formazione dei Fleet Foxes e ufficialmente ne esce nel 2012.
A nome Father John Misty pubblica nel 2012 “Fear fun” per la Sub Pop, ottimo Lp di folk, e non solo alternativo, ma nel 2015 con “I love you, Honeybear” Father John Misty compie davvero un salto di qualità.
Il disco è un concept album su sé stesso, e nella versione in vinile standard ha una confezione (oggi si dovrebbe dire “Packaging” ) bellissima,: doppio Lp (che gira a 45 giri), copertina gatefold, poster con testi ,cd incluso, libretto d’istruzioni per l’ascolto ed ormai l’immancabile codice per il download.
Esiste anche una versione in cd ed una in Lp deluxe in vinile colorato.
Father John Misty ha compiuto un salto di qualità notevole, diventando un artista completo e ha pubblicato un piccolo capolavoro.
Nelle undici canzoni del lavoro oltre ai testi che raccontano la sua vita, pieni di sesso, storie  d’amore, rabbia, educazione  americana, troviamo echi  di tantissimi generi musicali dal pop anni settanta ai cantautori come Fred Neil ed Henry Nillson (quasi tutte le riviste specializzate hanno visto questa similitudine anche forse a causa degli arrangiamenti delle canzoni), al jingle jingle byrdsiano, alle melodia pop seventies e alla beach boys, ad accenni di latin jazz, alla musica elettronica, il pop barocco, gli arrangiamenti degli archi, la psychedelia, il folk rock, insomma un compendio di quasi 40 anni di musica popolare.
“Bored in the Usa” è la descrizione della sua gioventù da americano bianco privilegiato, il brano è una stupenda ballata al piano in crescendo che ricorda un altro grande cantautore, tale Randy Newman..
Cosi come gli archi della title track  rimandano ad un certo pop sofisticato dei seventies, o “Chateau Lobby #4 (in C for Two Virgins)” che racconta il primo incontro con la moglie Emma è un pop venato di latin, con un dei fiati niente male.
Echi di Byrds e Beach Boys, Dennis Wilson  in “The Night Josh Tillman Came To Our Apt”,  uno slow blues venato di pop dei seventies in "When You’re Smiling and Astride Me" mentre pura elettronica per “True affection” che dimostra la polivalenza di Tillman.
Uno dei miei brani preferiti è “Holy shit” ballata acustica che a me ricorda il primo Bowie, da segnalare anche “I went to the store one day” ottimo lento folk e la più movimentata (ottima la batteria molto rock) "The Ideal Husband".
Un disco bellissimo, un lavoro maturo, con arrangiamenti non banali e con tanto uso di archi e orchestrazioni, per un artista che si conferma come un grande musicista di questi giorni.
Candidato ad essere uno dei migliori Lp del 2015.

Foto della label della mia copia in vinile di "I love you, Honeybear"
Doppio lp , copertina Gatefold e poster con testi e cd incluso.


Father John Misty - "Holy Shit" - (sample)

Tonypop

...un semplice appassionato

Nessun commento:

Posta un commento

Instagram