The Fuzztones - Lysergic emanations



ABC Records - ABC LP 4 - ?/85


  1. 1-2-5
  2. Gotta Get Some
  3. Journey To Tyme
  4. Ward 81
  5. Radar Eyes
  6. Cinderella
  7. Highway 69
  8. Just Once
  9. She's Wicked
  10. Living Sicknes


“Lysergic Emanations” è stato un disco fondamentale per la mia formazione musicale.
Insieme ai primi due Lp dei Chesterfield Kings e ad “Overdose” dei Miracle Workers, nei tardi anni ottanta, mi ha fatto conoscere il mondo del sixties revival. Grazie a questi dischi ho scoperto un mondo pazzesco fatto di oscuri gruppi di teenager che suonavano violento garage punk, di compilation meravigliose ("Peebles", "Back From The Grave", "Highs in the mid sixties" per citarne alcune), e una scena underground fantastica. Inoltre piccolo dettaglio, “Lysergic emanation” oltre a recuperare e portare alla ribalta un genere che all' epoca del uscita del lp (1985) non era cosi scontato, è un gran bel disco.
Le cover scelte sono perfette, il suono si rifà ai gruppi sixties, ma è anche moderno al tempo stesso e i Fuzztones (nome meraviglioso per una band) di “Lysergic Emanations” (titolo bellissimo) erano un grande gruppo rock  nel momento di massimo splendore.
Nati a fine anni settanta, inizialmente come Tina Peel e poi diventati Fuzztones, grazie al carismatico Rudi Protrudi (già attivo nei sixties da adolescente) e poi stabilizzatesi con Deb O’Nair organo e voce (organo fondamentale per il suono dei Fuzztones),  Rudi Protrudi voce, chitarra e autore anche disegno di copertina, Michael Jay al basso, Elan Portnoy chitarra solista e Ira Elliot batteria.
Ad inizio anni ottanta iniziano a suonare sixties recuperando il sound dei gruppi più oscuri del periodo. Dopo aver esordito con il 45 giri "Bad news travel Fast" (Midnight Records), accompagnato dal vivo il grande Screamin' Jay Hawkins (musicalmente ed iconograficamente molto vicino ai Fuzztones), pubblicano nel 1984  il live “Leave your mind at home”(Midnight Records) in cui oltre agli anni sessanta sposano la scelta di un look con espliciti riferimenti alla sottocultura sixties dei B-movies (zombies, mostri, cimiteri), definendo l’iconografia di un genere che dura ancora tutto oggi. Insiemi ai Cramps (per il lato più iconografico e di riscoperta dei B-Movies), ai Cherstefield Kinks , ad etichette discografiche come la Crypt o la Voxx sono gli alfieri del movimento garage degli anni ottanta, che oltre a compiere un vero e proprio lavoro di "Archeologia musicale", ottiene dei buoni riscontri  sia di pubblico che di critica.
Come detto “Lysercic Emanations” è davvero un grande disco (anche se  parte della critica più snob li ha sempre, sbagliando, frettolosamente criticati come revivalisti e basta) con un suono  ed  un titolo perfetti per il genere.
Rispetto al live d’esordio il disco è equamente diviso tra cover e brani scritti dal gruppo ed ha un suono leggermente più moderno.
Le cover non si distaccano molto dagli originali (, ma l’importanza di rifare e far conoscere negli anni ottanta brani dimenticati  di stupende garage band  Ã¨/è stata fondamentale.
Pubblicato per l'etichette inglese ABC (da non confondere con l’etichetta storica ABC-Dunhill americana), ed inizialmente uscito solo in Europa, l’album si apre con una ottima cover di “1-2-5” dei canadesi Haunted, troviamo poi “Gotta get some” dei Bold (band oscura della Pennsylvania) e la “viaggiante” “Journey to Tyme” dei leggendari Kenny & the Kasuals o la piacevole riscoperta di “Radar Eyes” degli americani Godz , considerati dalla critica "ufficiale" come fra le peggiori band di sempre e invece qui riscoperti e rivalutati da Protrudi e soci.
Il rifacimento di “Cinderella“ degli americani Sonics (uno dei miei gruppi preferiti in assoluto) è praticamente simile all’ originale, ma al tempo stesso ha un suono molto “cool” e da dancefloor.
Tra i brani originali spiccano “Ward 81”  uno dei primi brani scritti dalla band; quella che all’ epoca era una delle mie canzoni preferite del disco e cioè “Just once”, lenta, con un bel suono d'organo, cupa e con un tocco (forse disco una eresia)  new wave; mentre in "She's wicked" troviamo un classico esempio di perfetto Garage sound.
Il disco lanciò i Fuzztones che soprattutto in Europa (Spagna, Italia, Grecia, Germania) diventarono seguitissimi e una delle band di riferimento della scena neo –garage che si stava sviluppando in questi paesi.
Risultato: uno dei dischi fondamentali della neo – psychedelia.
La band ebbe una serie di cambi di formazione, il leader iniziò anche il progetto Link Protrudi and the Jayman dove omaggiava Link Wray ed il r’n’r strumentale di fine anni cinquanta inizio anni sessanta.
Il gruppo pubblicò soltanto anni dopo il debole “In Heat”, che comunque venne sostenuto da una ottima e massiccia aattività live.
Nel corso degli anni novanta la band pubblicò altri dischi e continuò a suonare (continua tuttora) dal vivo, anzi dal vivo sono davvero grandiosi ancora oggi.
“Lysercig Emanations”, ristampato dalla Midnight con una copertina differente e l'aggiunta di due brani in più, rimane un grande disco fondamentale di psychedelia degli anni ottanta.



Foto della label della mia copia in vinile di ABC4, probabile copia italiana (del 1988), visto il marchio SIAE
The Fuzztones - "Cinderella" - (sample)

Tonypop

...un semplice appassionato

2 commenti:

  1. Gran bella recensione, concordo su tutto, anche sul tocco new wave !!! Anche a me sembrava una eresia, ma in fondo ho sempre avuto la certezza che si tratti di ciò......

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  2. ciao grazie, forse io all' epoca adoravo "just Once" appunto per il tocco new wave... poi diciamocelo ,le eresie a volte sono una figata!!!
    grazie per la visita..ciao

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