Count Five - Psychotic Reaction




Double Shot Records -DSS 5001 - 12/66

  1. Double Decker Bus
  2. Pretty Big mouth
  3. The World
  4. My Generation
  5. She's Fine
  6. Psychotic Reaction
  7. Peace of Mind
  8. They're Gonna Get you
  9. The Morning after
  10. Can't Get your lovin'
  11. Out in the street
Band e disco ormai leggendari, per anni dimenticati e considerati spazzatura, rivalutati da Lester Bang (1971) nel suo ormai leggendario articolo "Psychotic Reactions and Carburetor Dung" dove i Count Five e il loro disco vengono letteralmente esaltati, e dove si usa, forse per la prima volta, la parola punk. Subito dopo da Lenny Keye (1972) con la storica compilation "Nuggets" ed infine da tutto il revival garage degli anni ottanta.
Per il sottoscritto band (e disco) garage - punk definitiva : giovanissimi (il più vecchio aveva 19 anni nel 1966), selvaggi, grezzi al punto giusto, ispirati da band come Yardbirds, ma non semplici imitatori, innovatori con l'uso di Fuzz ed effetti (all' epoca super moderni), iconograficamente perfetti (famosissima la foto che li ritrae davanti ad una casa vittoriana con tanto di mantelli da "Vampiri"), come detto PURO GARAGE PUNK!!!
I cinque componenti arrivavano da San Josè, California: Kenn Ellner voce, Sean Byrne chitarra ritmica, Craig "Butch" Atkinson batteria, John Michalski chitarra solista e Roy Chaney basso. In realtà erano studenti del College di San Josè e provenivano da diverse parti degli States, mentre Sean Byrne arrivò quattordicenne in California dalla natia Irlanda.
La band inizia a suonare a metà anni sessanta e gira i circuiti classici dell’ epoca (Battle of  the Band, e concerti locali), suonando nella zona con una altra leggenda del sixties garage sound : The Syndacate of Sound. Dopo un approccio fallito con la Fantasy Records firmano con la neo etichetta Double Shot di Hal Winn. Una delle prime uscite della etichetta è il loro singolo d'esordio "Psychotic Reaction" (1966 -DBS104) che raggiunge nell' Autunno del 1966 il 5° posto delle classifiche nazionali.
Il brano è l'essenza del Garage : Yardbirds oriented (come detto da Bangs, ispirata da "I'm a Man", ma vendette 10 volte tanto), fuzz perfetto, voce da Teenager, testo super lisergico, stacco di batteria e jam psychedelica : Un Capolavoro!!!!
Il successo fece pubblicare alla Double Shot nel Dicembre dello stesso anno l'album "Psychotic Reaction" , che oltre al brano che dà il titolo all'  Lp contiene delle vere e proprie gemme di puro Garage sixties.
Si parte con "Double Decker Bus" : accordi alla Kinks, fuzz per tutto il brano e un armonica che viaggia che è un piacere. La British invasion rivista da teeneger californiani , cioè, come già detto : GARAGE -PUNK.
"Pretty Big mouth"  introdotta da batteria e Fuzz, è perfetta, dura, ballabile e "allusiva " al punto giusto :
I took a trip up north and one back west
I went to the east to find the best
Oh but I ended up in the deep deep south
Making love to the woman with the big big mouth
Ancora un hard beat con "The World", leggermente più melodico il cantato, ma con un bel solo di chitarra, mentre puro Merseybeat in versione California 1966 per "She's Fine".
Altro brano ormai epico "Piece of Mind", accordi alla Kinks, ma stacco melodico e orgia di suoni tra un ritornello e l'altro, "They gonna Get you" super ritmica con il controcanto in falsetto che rimanda molto a "Psychotic Reaction", ma qui il ritornello è leggermente più lento e il cantato ha  uno stile che verrà adottato da miliardi di garage band negli anni ottanta e novanta.
Il lento "The Morning After" precede  un altro piccolo capolavoro "Can't get your lovin", melodico, ballabile e fuzzato con il suo refrain "can't  get your lovin, can't get your lovin for me!!!" che entra in testa dopo due secondi di ascolto.
Nel disco presenti due cover degli Who ("My Generation" e "Out in the Street") eseguite senza infamia e senza lode: ovvio i Count Five non avevano la tecnica degli Who e non vanno giudicati da questi brani probabilmente riempitivi, ma dai selvaggi. e tecnicamente essenziali. brani originali.
Il disco ha anche una copertina bellissima: i cinque Count Five che sono ripresi mentre stanno guardando dall' interno quella che Bangs pensava fosse una tomba, mentre anni dopo si scoprirà essere una buca di  un cantiere, ma l'effetto è comunque spettacolare.
La leggenda narra che dopo il successo del singolo (l'album arrivò solo alla posizione 122 in classifica), i componenti della Band preferirono continuare gli studi e abbandonare la carriere musicale.
Dei componenti della band si persero le tracce, a metà anni novanta i Counts, con ben due membri dei Count Five (Chaney e Byrne) pubblicarono un Cd, all' epoca non molto considerato.
Byrne e Atkinson sono scomparsi rispettivamente nel 2008 e nel 1998, i Count Five sono ancora oggi una leggenda.
Quotazioni : anche se la guida Goldmine quota la versione Mono 40 dollari e quella Stereo 25, in rete o alle fiere la versione originale (sia Mono che Stereo) viene sempre venduta dai 50 Euro in su, fino anche a punte di 100 euro.

Foto della label della mia copia in vinile originale di DSS 5001 versione stereo.


The Count Five - "Pretty Big Mouth" (sample)


Tonypop

...un semplice appassionato

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