Big Brother and The Holding Company - S/t




Mainstream Records S6099/56099 -9/67
  1. Bye, Bye Baby
  2. Easy Rider
  3. Intruder
  4. Light Is Faster Than Sound
  5. Call On Me
  6. Women Is Losers
  7. Blindman
  8. Down On Me
  9. Caterpillar
  10. All Is Loneliness
Oscurato dalla fama (più che meritata) di "Cheap Thrills", l'omonimo album d'esordio dei Big Brother and The Holding Company, è in realtà un grande disco registrato nel momento, forse più puro della Band, quando separazioni e carriere soliste erano ancora all' orizzonte.
La produzione, nonostante sia leggermente "pulita", mette comunque in evidenza sia le capacità vocali della Joplin, che gli arrangiamenti e lo stile del gruppo, anche se questi ultimi due non sono esplosivi come nei live.
La band si forma nel 1965 a San Francisco, presso una delle, allora molto, diffuse comuni hippie e gravita intorno alla figura del manager e promoter Chet Helms (Family Dog production e organizzatore dei concerti al famoso Avalon Ballroom), che diventa manager di una band formata da Sam Andrews (Chitarrista), Peter Albin (bassista) e Dave Getz batteria, tutti e tre hippie della prima ora.
Dopo una serie di assestamenti, arriva la proposta di Chet Helms di inserire nella band una giovane ragazza texana, da poco a San Francisco per respirare e vivere la nuova atmosfera che si stava creando : Janis Joplin.
Il gruppo si completa con James Gurley alla seconda chitarra ed inizia a suonare nei locali di San Francisco (Avalon Ballroom su tutti), acquisendo una certa fama con la loro miscela di Blues acidi e psichedelici.
Il tutto attira l'attenzione della Mainstream, etichetta allora specializzata in jazz, e  la band tra il 12 ed il 15 dicembre 1966 si chiude in studio e registra questo primo disco.
L’etichetta essendo nuova ai suoni del rock è abbastanza indecisa sulla pubblicazione del disco e decide di prendere del tempo per riflettere, nel frattempo la band continua a suonare sia in California che un mini tour a Chicago, e partecipa sabato 17 e domenica 18 Giugno 1967 al famoso festival di Monterey.
Il Festival mette in luce la band, ma soprattutto la voce di Janis Joplin, il gruppo diventa  la novità che tutti vogliono e tutti cercano.
La Mainstream fa uscire nel settembre 1967 il disco registrato nel dicembre dell' anno precedente, il quale pur non avendo, come già  accennato la potenza dei live  della band, è un gran bel disco.
La grafica, che a mio parere lancerà poi una moda soprattutto nel circuito della psychedelia texana, e che anche se forse in maniera non riuscita, è stata di ispirazione per questo Blog, è veramente deliziosa, e il sound musicale paga un tributo alla tradizione americana, miscelando e rendendo acidi e psychedelici i classici stili della tradizione americana: Blues, country, folk, e un pizzico di Soul e Pop.
Il country è presente nella ballad “Bye Bye Baby”, brano scritto da Powell St. John , personaggio di culto della scena texana e già con Joplin nei Wallet Creek Boy ad Austin, mentre la tradizione folk viene aggiornata ed adattata alla voce di Janis Joplin nel traditional “Down on me”.
Ancora riferimenti Western  sound nel brano “Blindman” ,uno dei pezzi forti del disco, dove a cantare non è Janis Joplin ma Peter Albin.
Una soul ballad psychedelica per “Call on me “ (scritta da Andrews), da brividi, mentre gli altri due brani dove la voce di Joplin non è quella principale ma è sempre Albin supportato alla grande da Janis, sono “Caterpillar” pop song di sapore quasi surf intinta nell acido del primo San Francisco, e la bellissima “Easy rider” (di James  Gurley) brano che paga un bel tributo alla tradizione folk e talkin' Blues ,dove il duetto vocale tra i due è bellissimo, il testo del brano rimanda poi ai classici talkin' blues malizioni e con sottointesi sessuali:
Well, I got a girl with a diamond ring,
I'll tell you, boys, she knows how to shake that thing.
Oh! easy rider don't you deny my name,
Oh no, oh no.
Rock acido da manuale per “Intruder” (autrice Janis Joplin) con la sua ritmica ossessiva, per “Women is losers” blues psychedelico e per “Light is faster than sound”.
La cover del geniale Moondog (ci vorrebbe un blog intero per descrivere e raccontare la storia di questo geniale musicista che, vestito da vichingo, suonava per strada a New York) “All is loneliness” è una chicca super freak e una delle punte di diamante del disco.
Big Brother and The Holding Company, 1966 circa.
L’album raggiunse la posizione numero 60 di Billboard, anche grazie al traino del Monterey festival.
La band firmò per la CBS, che frettolosa di sfruttare la fama di Janis Joplin, pubblicò un album live: il grandissimo “Cheap Thrills”(1968) che divenne il best seller della band ,e fu il  lorocanto del cigno.
La Joplin, pare consigliata anche dai suoi manager , che non ritenevano la band alla sua altezza, si stacco dal gruppo per intraprendere una carriera solista, che paradossalmente non toccò mai i vertici artistici raggiunti con la Big Brother band.
I Big Brother pubblicarono altri due lp nel 1970 “Be a  brother now, e nel 1971 “How hard it is".
Janis Joplin inizio la carriera solistica, accompagnata dalla Kozmic Blues band (insieme a Sam Andrews), e mori probabilmente per abuso di alcool e stupefacenti,  il 4 Ottobre 1970 alla età di 27 anni.
Oggi è giustamente considerata una leggenda ed una icona del rock.
Quotazioni : la versione stereo (S6099) è valutata da Goldmine circa 50 dollari, quella mono 100 dollari.

Foto della label della mia copia in vinile di Mainstream S6099.

Big Brother and The Holding Company - "Easy Rider" (sample)

Tonypop

...un semplice appassionato

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