Le (poche) imprese in Coppa Italia. Storie "miracolose" del Trofeo più sottovalutato del calcio italiano - II parte



Dalla stagione 1967-68 la Coppa Italia viene assegnata con un girone finale. Niente di più assurdo e despettacolarizzante (?) per una Coppa.
Due outsider arrivano nel 1969 e nel 1970 al girone finale: il Foggia di Tommaso Maestrelli e nel 1970 il Varese allenato da Liedholm con in squadra un giovanissimo Roberto Bettega e Ariedo Braida.
Nel 1969 il Foggia (con il centravanti Nello Saltutti), elimina nel girone di qualificazione la Fiorentina, il Pisa ed il Bari, nei Quarti di finale il Napoli e poi finisce terza nel girone con Torino, Cagliari e Roma. Quest' ultima vince la Coppa.
Percorso simile quello del Varese l'anno successivo, nel girone di qualificazione elimina il Milan, il Verona, il Como, nei quarti di finale dopo una ripetizione supera la Fiorentina e finisce ultima nel girone finale dietro a Cagliari al Torino ed il vincitore Bologna.
Stagione 1973 -74:  arriva a disputare la prima delle sue tre finali perse (1979 quando militava in serie B e l'altra nel 2011 da squadra di serie A) il Palermo.
L' Edizione della coppa si svolge con due turni su gironi all' italiana (partita di sola andata), primo turno 8 gironi, le vincenti degli otto gironi in due gironi da 4 (con andata e ritorno) e finale tra le prime due dei due gironi. Causa mondiali tedeschi del 1974 la seconda parte si svolge tra Dicembre e Maggio.
Il Palermo del presidente Barbera e di Corrado Viciani supera il primo girone eliminando Bari, Fiorentina , Verona e Perugia. Da segnalare la vittoria contro i viola a Palermo per 2 a 0 con reti di Mariani e del bomber La Rosa.
Nella seconda fase il Palermo trova nel girone, la Lazio (che vincerà il campionato), la Juventus e il Cesena. Grande vittoria dei rosanero a Palermo sulla Juventus- che schierava giovani promesse non altezza come Mastropasqua e Musiello - con gol di Ballabio e Barbana. A Palermo con lo stesso risultato perdono anche il Cesena e la Lazio distratta dal Campionato che si apprestava a vincere.
Palermo 1973-74
La finale si gioca a Roma il 23 Maggio 1974 tra Bologna e Palermo di fronte a solo 18000 spettatori.
Il Bologna nelle sue fila ha Bulgarelli e Savoldi e il giovane Pecci, ma non ha vita facile contro i siciliani, anzi.
Il Palermo va in vantaggio al 32' con Magistrelli, dopodichè è uno sprecare di occasioni siciliane alcune clamorose. Al 90' rigore per il Bologna (le cronache dell' epoca dicono inesistente). Si va ai supplementari prima e ai rigori poi che vedono il trionfo del Bologna.
Ancora il Palermo in finale nella stagione 1978-79. Allenato da Fernando Veneranda e con un giocatore simbolo : Vito Chimenti.
Chimenti è l'archetipo del giocatore talentuoso , ma che per svariate ragioni dà il meglio nelle squadre "piccole", come lui ricordiamo Zigoni e Palanca, vere e proprie leggende del calcio italiano. Cambia di nuovo la Formula, un girone all' italiana e poi quarti, semifinali e Finale.
Il Palermo nel suo girone elimina a sorpresa il Torino (oltre a Cesena, Brescia e Verona).
A Torino, il Palermo dopo essere passato in svantaggio con una rete di Mozzini, vince 3 a 1 con gol di Osellame, Borsellino e Arcoleo.
Si va ai quarti di finale e il Palermo incontra la Lazio, dopo due 0 a 0, il Palermo vince ai calci di rigore.
In semifinale arrivano il la Juve che affronterà il Catanzaro ed il Napoli che affronta i Rosanero. A Palermo finisce 0 a 0 e tutto fa pensare ai partenopei in finale, ma al San Paolo il Palermo vince 2 a 1 con una doppietta di Citterio ispirato dal funambolo Chimenti.
Chimenti, fantasista del Palermo
Finale a Napoli il 20 Giugno 1979 : Juventus-Palermo. I siciliani segnano subito al 1' minuto con Chimenti  che deve lasciare per infortunio ad inizio ripresa. Al 83' la Juventus in dieci (finite le sostituzioni dopo l'infortunio di Bettega) pareggia con Brio e ai supplementari il barone Causio chiude i conti.
Altra beffa per il Palermo.
Arriva l'epoca d'oro del calcio italiano : gli anni novanta.
Nel 1994 quando ben tre squadre italiane arrivano nelle finali europee (Milan vincente Coppa Campioni, Inter vincente Coppa Uefa e Parma sconfitta in Coppa Coppe dall' Arsenal) in finale arriva dalla serie cadetta l'Ancona.
L'Ancona in cui militavano Centofanti (poi all' Inter ed eroe della Gialappa's), Nicola Caccia e Massimo Agostini allenata da Guerini.
I marchigiani eliminano il Giarre nel primo turno, poi il Napoli dopo uno 0 a 0 al San Paolo , vincono 3 a 2 al Conero con una doppietta di Agostini.
Il terzo turno vede l'Ancona affrontare l'Avellino , una vittoria al Conero per 1 a 0 ed un pareggio per 2 a 2 al Partenio.
Ai quarti di finale si affrontano l'Ancona e un altra squadra di serie B che stava iniziando un periodo di grandi soddisfazioni il Venezia. L'Ancona si qualifica di nuovo con un pareggio a reti inviolate  a Venezia e una vittoria pr 2 a 0 in casa.
In Semifinale Torino -Ancona e le nuove forze del calcio italiano anni novanta -duemila : Parma-Sampdoria.
Il Torino strafavorito (ricordiamo è la squadra allenata da Mondonico con Mussi, Jarni, Cois e l'immenso Francescoli) perde 1 a 0 ad Ancona con rete di Agostini favorito da un retro passaggio errato di Jarni e pareggia 0 a 0 a Torino.
La doppia finale (regolamento atroce) vede fronteggiarsi Sampdoria ed Ancona. All' andata un pareggio a reti inviolate ad Ancona e un 6 a 1  per la Samp al ritorno. Samp troppo forte per questa Ancona sulle due partite.
La Samp di Vierchowood, Lombardo, Gullit, Jugovic, Platt ed Evani vince la sua 4 ° Coppa Italia.
Coppa Italia 2015-2016: L'Alessandria, squadra di Lega Pro, affronterà il Milan in semifinale.




Tonypop

...un semplice appassionato

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