Ian Skelly - Cut From a Star


Watertown Records -   Watlp004 - 2/13
Skeleton Key Records- Sklcs004 - 2/13

  1. Cut From a Star
  2. Paper Sky
  3. Opus Dawn
  4. Firebird
  5. Nickel and a dime
  6. D.N.A.
  7. I See You
  8. Time
  9. Caterpillar
  10. I Call Her name
  11. It's only love
Per la prima volta in questo blog, si parla di un disco che non possiedo nel mio amato formato a 33 giri, ma solo in CD.
Nonostante questa gravissima mancanza (non voglio fare  l'integralista vintage, ma i vinili sono molto più belli e "caldi" dei CD o dei supporti digitali), il disco di Ian Skelly (batterista dei Coral) è un lavoro del quale si deve comunque parlare.
Premesso che l'edizione in vinile esiste, ma è limitata a circa 300 copie e si trova in rete a prezzi più cari di un disco di prog italiano (scherzo, ma non esagero!), mi sono procurato (a malincuore) la versione in Cd, addirittura la versione Deluxe con un Cd aggiuntivo con dei brani live.
I Coral sono uno dei migliori gruppi degli ultimi anni (purtroppo a mio parare paradossalmente penalizzati dal successo del loro brano "In the Morning"), con il loro mix di pop, beat, folk rock, psych , soprattutto nei loro ultimi due lavori  "Roots and Echoes" e "Butterfly House", e con una grandissima abilità live, visti qualche anno fa di spalla agli Arctic Monkey  la band di Liverpool (i Coral) ha dato vita ad concerto stupendo, con suoni perfetti e con componenti che suonano per davvero.
L'ultimo Lp dei Coral "Butterfly House" è del 2010, e pare che la band si stia prendendo un momento di riflessione, nel frattempo sia James Skelly, fratello di Ian e chitarrista dei Coral, che appunto Ian hanno fatto uscire dei lavori solisti:  "Love Undercover" di James Skelly and the Intenders e appunto "Cut From A Star".
"Cut From a Star" è semplicemente il più bel disco del 2013, un lavoro per cui si può davvero usare il neologismo POPSIKE, parola che sembra essere stata creata apposta per questo lavoro, il disco è un gioiellino con citazioni che vanno dalla psychedelia, al pop dei sixties e non solo (a partire dalla copertina); infatti le canzoni sono dei riferimenti e degli omaggi ai Beatles, Pink Floyd, Love, Move, Donovan, Brian Wilson, Billy Nicholls, Kula Shaker, Tim Burgess, Stone Roses e i lavori solisti di Ian Brown, Tame Impala , ma sia ben chiaro nessun revival il disco è moderno e ottimamente influenzato dai gruppi citati precedentemente, in una parola : meraviglioso.
Secondo quanto dichiarato alla stampa pare che la maturazione del disco sia avvenuta durante un periodo in cui il nostro Skelly aveva una febbre che gli procurò stati di allucinazioni e con questo lavoro prosegue  lo "studio" sugli stati di allucinazione, forse questa dichiarazione è una trovata pubblicitaria, ma che fa molto molto psych.
Nel disco, Ian suona la chitarra e canta, ma è aiutato dal fratello James per la composizione in tre brani , poi ci sono Paul Duffy dei Coral voci e basso, Nick Power piano e harmonium, Danny Murphy chitarra a 12 corde e Phil Murphy tamburino e batteria.
Foto della Copertina della versione Deluxe su Skeleton Records.
La bellissima title track è un assaggio di quello che ci aspetta : organo, 12 corde e una melodia alla Donovan-Love-Stone Roses, Beatles: pazzesca.
"2000 light years away " e i Kula shaker di "K" si incontrano nella successiva "Paper Sky".
I due brani sucessivi ,sono dei capolavori, sia "Opus dawn" e "Firebird" (uno dei miei brani preferiti), sembrano usciti dalle session di Abbey Road, con special guest i Move. Puro Popsike sound 1968!
"Nickel and dime"  invece è una ballata folk che rimanda a melodie celtiche, tipiche del folk inglese degli anni settanta, potrebbe essere stata la colonna sonora perfetta per un viaggio effettuato nel 1968 all' isola di Wight.
"D.N.A." è un mid tempo quasi uno stomp, reso molto psychedelico dagli arrangiamenti, davvero un ottimo brano.
Uno dei pezzi migliori del disco è "I See You", dove convergono Kula shaker, i Byrds di "Younger than yesterday", Donavan, Pink Floyd, Stone Roses a una batteria da dancefloor : un Capolavoro!!!
Ancora una meraviglia, con "Time", qui  la lezione di Brian Wilson, dei brani più melodici dei Love, di Billy Nicholls e dei Move è  ripetuta ad aggiornata alla perfezione.
Arpeggi acustici folk con echi di Trees e Nick Drake , introducono "Caterpillar", che a metà brano, dopo un intermezzo seventies ,cambia registro e diventa una cavalcata psych.
I Beatles vengono citati in "I call her name", (almeno nel titolo), ballata dolcissima, dove aleggia ancora ancora il genio autore di Pet Sound con una vena di Mamas and Papas.
Chiude questo stupendo lavoro "It's only love" (ancora un titolo che cita una omonima canzone dei Beatles), un brano molto stile Coral, che almeno nella mia versione CD Deluxe alla fine del brano, dopo circa 20 secondi di silenzio riprende con una serie di effetti che tanto erano usati dagli Steppes.
Come diceva un noto presentatore televisivo, "Concludendo" : il disco è una meraviglia, che affascinerà tutti gli amanti del pop, dell' indie e della psychedelia. Per chi scrive il miglior disco del 2013!!!

Ian Skelly - I See You - (sample)


Tonypop

...un semplice appassionato

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