The Waterboys - Fisherman's Blues




Ensign Record - CCD 1589 - 10/88

  1. Fisherman's Blues
  2. We Will Not Be Lovers
  3. Strange Boat
  4. World Party
  5. Sweet Thing
  6. And A Bang On The Ear
  7. Has Anybody Here Seen Hank?
  8. When Will We Be Married?
  9. When Ye Go Away
  10. Dunford's Fancy
  11. The Stolen Child
  12. This Land Is Your Land

"Dunford's Fancy" non è elencata nel retrocopertina , ma lo è nella label, mentre "This Land is your Land" (che dura meno di un minuto) non è elencata nè nel retrocopertina nè nella label.

Da qualche parte ho letto che dopo la pubblicazione di "Fisherman’s Blues" i Waterboys potevano diventare più famosi degli U2.
Anche se in una recente intervista Mike Scott (leader della band) ha detto che pensare che i Waterboys potessero competere con gli U2 era una esagerazione, ma in  realtà sarebbe potuto accadere tranquillamente e alla fine degli anni ottanta non sembrava essere una affermazione cosi fuori luogo. Purtroppo (o per fortuna) non lo sono diventati, ma nel 1988 -89 c’erano le condizioni perché lo diventassero sia  per la qualità del lavoro, ottimi brani con influenze Folk, Pop, tanto soul e tanta Irish music, sia per il fatto che a fine anni ottanta tutto quello che aveva a che fare con l’Irlanda nel mondo musicale  sembrava andare di moda : U2, In Tua nua, Pogues, Hothouse Flowers, Bob Geldof ed appunto i Waterboys che in realtà non erano irlandesi ma “Fisherman’s Blues”, loro miglior disco, nasce in Irlanda grazie ad un soggiorno  di tre anni nel isola verde del leader Mike Scott.
Mike Scott invece nasce in Scozia nel 1959, da giovane suona in diversi gruppi, dopo essersi trasferito a Londra forma i Bootleg, gli Another Pretty Face e i Funhouse.
Il suo Sound è originale, un misto di post punk e rock classico, nel 1981 conosce Anthony Thisle white (sax) e Kevin Wilkinson e forma con loro i Red and The Black.
L’ etichetta Ensign  affascinata da un demo prodotto chiede a Scott nuove registrazioni per un ipotetico contratto solista, ma Scott forma i Waterboys (nome tratto da “The Kids” canzone di Lou Reed presente in Berlin) con Wilkinson ,Thistlewhite e nel 1983 esce lp “The Waterboys”.
Entrano in formazione Karl Wallinger tastiere e Roddy  Lorimer alla tromba, il gruppo pubblica nel 1984 “A Pagan Place” disco di rock influenzato dal post punk e che sarà il punto di partenza per quella musica che Scott chiamerà “Big Music” (un rock influenzato da diversi generi con arrangiamenti molto complessi, in stile wall of sound spectoriano) che porterà nel 1985 alla pubblicazione del buon album “This is the sea” che porta riconoscimenti e tour con gli U2.
La “delusione” di non poter ricreare i suoni in studio anche dal vivo e l’amicizia con il nuovo membro del gruppo il violinista irlandese Steve Wickam, porta Scott a trasferirsi come detto in Irlanda: li conosce e si innamora sia della musica folk irlandese, che della musica country folk americana (Hank Williams, Guthrie) che di Yeates.
Il tutto porta ad una nuova fase dei Waterboys che si finalizza con la realizzazione (in realtà son diverse sessioni di studio registrate tra l’86 e l’88) di “Fisherman Blues”.
Il disco miscela alla perfezione i nuovi e vecchi amori di Scott : Soul, Van Morrison, il folk irlandese, la new wave e Yeates.
Davvero un bellissimo disco, gradevole e ben fatto.
La formazione ruota attorno a Mike Scott, Thislewhite (sax e mandolino), Steve Wickahm violino, Trevor Hutchinson basso, Roddy Lorimer tromba, Kevin Wilkson batteria più altri musicisti locali.
Si parte con la bellissima ballta folk di "Fishermans blues" piccolo capolavoro, seguito poi da un brano con molti legami con i primi Waterboys "We will not be lovers" wall of sound post punk, con venature folk e funky, ancora una ballad soul "bianca" con "Strange Boat" che a me ricorda i brani più soul del Tom Waits di "Rain Dogs" ("Blind love" su tutte).
"World party" è tipicamente eighties, ma il tentativo di miscelare new wave e folk è lodevole, un omaggio a Van Morrison con la cover di "Sweet thing".
Il lato B parte con un trittico mozzafiato : “ And A Bang On The Ear”, “Has Anybody Here Seen Hank?” e “When Will We Be Married”.
"And a Bang on the Ear" (che pare che in slang irlandese voglia dire bacio sulla guancia) è una bellissima ballata folk caratterizzata dal violino di Wickam, una lenta country pop per "Has anybody here seen Hank" dedicata ad Hank Williams, mentre "WhenWill we be Married" è un traditional rivisitato dai Waterboys e uno dei miei brani preferiti ,dove il violino riesce a fare anche da ritmica .
Una bellissima ballad country per "When Ye go Away", seguita dalla prima traccia "fantasma " "Dunford Fancy" e poi da "Stolen child" bellissima lenta è la trasposizione dell' omonimo poema di Yeates: da brividi. Chiudono il disco i 54" secondi del brano di Woody Guthrie trasportato in irlanda di "This land is your land".
Come detto i ldisco ebbe un buon successo e fece conoscere la Band anche ad una minima parte del "grande Pubblico", i Waterboys incisero ancora nel 1990 "Room to Roam"(che ebbe un successo di pubblico superiore a "Fisherman's Blues") prima di dividersi,
Mike Scott proseguì la carriera solistica (in realtà ancora un disco a titolo Waterboys "Dream Harder" nel 1993), che continua ancora oggi, da segnalare "An Appointment with Mr Yeates" del 2011 dove musica l'opera di Yeates e "Modern blues" del 2015 tra l'altro appena pubblicato.
Nel 2013 è uscito "Fisherman 's box" edizione super super deluxe (7 CD!!!) con inediti, session e fonti di ispirazione per il bellissimo disco del 1988.

Foto della label della mia copia in vinile di CCD1589


The Waterboys - Fisherman's Blues - (sample)

Tonypop

...un semplice appassionato

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