The Boys - S/t



Nems Records -NEL 6001 - 9/77

  1. Sick On You
  2. I Call Your Name
  3. Tumble With Me
  4. Tonight
  5. I Don't Care
  6. Soda Pressing
  7. No Money
  8. First Time
  9. Box Number
  10. Kiss Like A Nun
  11. Cop Cars
  12. Keep Running
  13. Tenement Kids
  14. Living In The City


La sottile linea che divide il primo punk rock dal power pop è già stata oggetto di attenzione di questo Blog, il disco d’esordio dei britannici Boys è un altro esempio di un lavoro che sta esattamente su questa sottile linea di demarcazione.
La band è punk per quanto riguarda la sua storia (in comune con alcuni membri dei Clash), lo stile, il look, mentre è molto power pop in parecchie sue composizioni, soprattutto quelle dei dischi successivi al debutto. I brani del primo disco invece si equivalgono e si dividono equamente tra brani punk, power pop e piccole gemme di pop (punk).
La band nasce a Londra nel 1976 formandosi grazie ad ex membri dei London SS (Matt Dangerfield) il gruppo  in cui suonava  Mick Jones dei Clash ed il futuro Generation X e Sigue Sigue Sputnik Tony James, e al norvegese Casino Steel e Andrew Matheson del gruppo r’n’r  glam Hollywood Brats .
Questi ultimi due avvicinano Matt Dangerfield, con l’intenzione di creare una nuova formazione degli Hollywood Brats, dopo varie vicissitudini (Andrew Matheson abbandona), la line up si stabilizza con l’ingresso del coinquilino di Dangerfield, Honest John Plain. Il nome del gruppo è inizialmente Brats, diventa prima Choirboys ed infine  Boys.
Matt Dangerfield alla chitarra e voce, Duncan 'Kid' Reid al basso, Casino Steel  organo, piano e voce, Honest John Plain voce e chitarra e Jack Black alla batteria sono la formazione dei Boys che nel Settembre del 1976 esordisce live al Hope and Anchor, pub famoso di Islington.
Dopo pochi concerti riescono a trovare un contratto con la NEMS (l’etichetta fondata dal manager dei Beatles Brian Epstein) e sul finire del 1976 sono il primo gruppo punk ad avere un contratto per un album, anche se poi il primo album propriamente punk della scena inglese sarà l’esordio dei grandissimi Damned.

The Boys ,1977 circa
L’album viene preceduto dai singoli “I don’t care/Soda Pressing” e “First Time/Watch gonna do” /Turning grey”  che rappresentano abbastanza l’anima dei Boys, punk duro e veloce il primo e (power) pop il secondo, soprattutto nella stupenda “First Time”.
Il disco omonimo esce nel Settembre del 1977, ed è uno dei migliori dischi del primo punk Inglese: punk, garage, R’n’r, pop, power pop e proto mod revival, questo miscuglio di generi forse non ha aiutato la carriera dei Boys all’ epoca, ma il trascorrere degli anni lo ha reso grandioso.
Tra i brani punk troviamo “I don’t care” dove la filosofia punk trasuda da ogni parola del testo:

I don't care about Rock 'n' Roll
I don't care about Beat or Soul
I never had a hope, never had a chance
Nobody ever taught me to begin to understand
Never had a hope, never had a chance
But it's alright

Cos baby I don't care
No baby I don't care
No matter what you say
No matter what you do
It's all the same 'cos
I Dont care about you


Ancora puro punk rock per "Sick on you", la ottima “No Money” e per la "birbante" "Kiss like a Nun". Rock 'n’ roll nevrotico miscelato con rabbia punk per "Tumble with me" e per  "Soda pressing" con la sua chitarra lancinante.
"Box number"  caratterizzata da un riff ossessivo e ballabile, con  la batteria tiene il tempo che è un piacere, è un brano trascinante.
Il lato più pop  del disco viene evidenziato nella bella "Cop Cars" con un stile che da li a poco verrà ripreso da parecchi gruppi del Mod Revival, idem per "Livin in the city" con il suo riff iniziale alla Chuck Berry.
Una ottima chitarra ritmica esalta  "Keep running" ancora a metà tra punk e power pop, mentre altri due brani forti del disco sono la ormai classica "First time" (maliziosa teen song con il suo "Oh Oh Oh it's my First time...please don't hurt me") vero gioellino pop punk (oggi da classifica) e la cover di un grande brano dei Beatles , tra l'altro qui  rifatta benissimo :  "Call my name".
Nonostante l'iconografia dei Boys fosse molto vicino al classico stile del Punk, la scelta di un brano dei Beatles ("no Beatles or stones in 1977” cantavano i Clash ) li differenziava leggermente dalla massa di gruppi punk usciti come funghi tra il 1977 e il 1980.
Nonostante l' lp d'esordio sia uno dei migliori del punk inglese, la band non ebbe grande promozione, non tanto nel disco ma nei 45 giri : la Nems era distribuita dalla RCA, il primo singolo dei Boys uscì la settimana della morte di Elvis e la RCA concentrò tutti i suoi sforzi sulla discografia del Re.
Questo rallentò leggermente la carriera dei Boys, che proseguì nel 1978 con un altro Lp "Alternative Chartbusters" sottotono rispetto all’ esordio (come per quasi tutti i gruppi punk del periodo, Clash cinclusi), ancora due Lp tra il 1979 ("To hell with the Boys" ) e nel 1980 ("Boys Only") che possiamo definire non fondamentali.
Si trasformarono in Yobs  ad inizio anni ottanta e proseguirono per circa un paio di anni registrando tra il 1977 e il 1982 album natalizi.
Nel 1999 si sono riformati, sporadicamente pare suonino ancora.
Quotazioni :la stampa originale inglese viene venduta in rete ad un prezzo medio di circa 30 strerline.

Foto della label della mia copia di Nel6001, probabile stampa italiana vista la scritta SIAE. Esiste una stampa inglese in due versioni : la prima con i titoli disposti come la foto, la seconda (tipica della produzione RCA) con i titoli disposti sopra e sotto il foro centrale


The Boys - "First Time" (sample)

Tonypop

...un semplice appassionato

2 commenti:

  1. Questo disco l'ho ascoltato all'ignoranza. Bel post.

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  2. ciao grazie, a chi lo dici ...ore ed ore ad ascoltarlo, credo sia uno dei migliori dischi del 77 inglese, poi purtroppo si sono un pochino persi..grazie della visita..ciao

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