The Modern Lovers - S/t




Bersekley Records  BZ0050 -?/76

  1. Roadrunner
  2. Astral Plane
  3. Old World
  4. Pablo Picasso
  5. She Cracked
  6. Hospital
  7. Someone I care about
  8. Girl Friend
  9. Modern World


Un classico per questa torrida (si fa per dire) estate:  un disco considerato tra i più influenti dei seventies, il primo Lp (uscito praticamente dopo lo scioglimento del gruppo, o meglio della formazione originale ) dei Modern Lovers.
Disco fondamentale, in cui le influenze dei Velvet Underground (il leader Jonathan Richman era un fan della band di Reed e Cale) si mischiano con lo stile e i racconti post adolescenziali  del leader, con un suono, acido, veloce, metropolitano; un proto punk, che ispirò e continua ad ispirare, decine di band.
Il disco può essere considerato l’anello di congiunzione tra i Velvet ed il punk rock.
Richman nasce in Massachusetts nel 1951, si trasferisce a New York e poi di nuovo a Boston, e nel 1970 forma il primo nucleo dei Modern Lovers con  John Felice, futuro leader della R’n’r band Real Kids.
Nel 1971 Felice abbandona e la formazione si stabilizza con il bassista Ernie Brooks (studente di Harvard),  il tastierista Jerry Harrison e David Robinson alla batteria, line up che verrà chiamata a posteriori  “Original Modern Lovers”.
Tra il 1971 ed 1973 in una  New York dove iniziava a fermentare il seme dell’ punk rock –new wave che sarebbe esploso di li a breve, la band inizia a farsi conoscere con una attività live.
Aprono il concerto di capodanno del 1973 per i New York Dolls , suonano con Wayne County,  suonano al Townhouse ed entrano in contatto con i futuri protagonisti della scena newyorkese che a breve diventeranno protagonisti della scena mondiale.
Vengono notati dalla  Warner Bros che li affianca a John Cale e li porta in studio di registrazione, ma registrano brani anche per la A&M  e per Kim Fowley in visita a New York.
Risultato:  il tempo passa, il tiramolla di Jonahtan Richman fa si che né la Warner né A&M mettano sotto contratto la band, che nel 1975 si è ormai praticamente sciolta.
Harrison è finito nei Talking heads, Robinson forma i Cars e Richman ormai ha in mente altri progetti, Jonathan ha abbandonato il sound ruvido dell’ inizio spostandosi verso un r’n’r’ acustico con testi super ironici (se non demenziali).
Il caso vuole però che Matthew King Kaufman, nel 1976, sentiti i nastri registrati tra il 1972 ed il 1973 ne rimane colpito e li vuole per la sua  per la sua nuova label (Home of the hits inizialmente, diventata poi Bersekley), paga i diritti e contatta Jonathan Richman che ovviamente non ne vuole più sapere di quel sound e degli Original Modern Lovers, ovviamente l’accordo si fa pubblicando sia i vecchi nastri che un disco con i nuovi Modern Lovers che Richaman aveve riformato
La Bersekley dunque pubblica nel 1976 sia “Jonhathan Richman and the Modern Lovers” con il nuovo corso della band, che, dopo aver pagato i diritti alla Warner e alla A&M, “Modern Lovers” con le registrazioni di un gruppo che in realtà non esiste più.
Pare che anche lo stesso Richman non riconosca “Modern Lovers” come primo lavoro della band.
I brani del disco ormai sono diventati dei classici caratterizzati dalla voce nasale di Richman e dal suono ruvido proto punk e atmosfera Velvet : “Roadrunner “ coverizzata anche dai Pistols è ormai un classico del punk rock, due accordi, ritmica e potente, una Route 66 della generazione punk, il suo intro “1-2-3-4” è ormai un classico, il testo è puro R'n'R:

Roadrunner, roadrunner
Going faster miles an hour
Gonna drive past the Stop 'n' Shop
With the radio on

I brani “Storici” proseguono con la lenta e cupa, con tanto di batteria alla Bo Diddley, “Hospital”, la stoogesiana (con accordi alla “Hey Joe”)  “Someone I care about”, la love song in stile New York  di inizio seventies di “Girl Friend”, la punk rock “She’s Cracked” (la mia preferita : l’ingresso del basso e della batteria con la chitarra lanciata  in corsa a più di venticinque anni dal  primo ascolto mi  dà ancora i brividi), la trascinante “Modern World”, lo stomp di “Astral Plane” e la stupenda “Pablo Picasso”, blues punk metropolitano con le chitarre lancinanti.
Quando uscì il disco ormai il verbo del punk rock, dai bassifondi newyorkesi e londinesi, si stava diffondendo in tutto il mondo ed il disco divenne un  classico ed una fonte di ispirazione facendo entrare  i Modern Lovers nel giro delle band punk, anche se in realtà non c’entravano più nulla con il genere né punk né new wave.
I Modern Lovers ebbero il loro momento di notorietà grazie al  movimento punk- new wave, notorietà (e vendite) che proseguirono per tutti gli anni ottanta. Fama forse non del tutto meritata visto che nonostante il fantastico esordio, il buon  Lp nel 1976 e il discreto“(1977) “R’n’r roll with Modern Lovers”, (che contiene la bella  million seller “Egyptian Reggae”) si persero un pochino per strada, diventando spesso la band che accompagnava Richman,  entrambi non sempre al massimo della "forma".
Richman proseguì la sua carriera da menestrello solista che dura tuttora ( personalmente ritengo che sia per true fans only), incidendo lp, partecipando a film di successo (“Tutti pazzi per Mary” del 1998), ma forse non raggiungendo mai le vette artistiche del  primo indimenticabile disco degli “Original Modern Lovers”.

Gli inediti delle session con Kim Fowley del periodo 1972-1974 verranno pubblicati dalla Bomp su "The Original Modern Lovers" nel 1981.

Foto della label della mia copia Di BZZ 48004, stampa italiana originale

The Modern Lovers - "She Cracked" - (sample)

Tonypop

...un semplice appassionato

2 commenti:

  1. “ho sempre preferito questo disco dei Modern Lovers, dopo Richman era un pochino troppo “giullare”

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  2. ciao Martin, questo disco è davvero un lp fondamentale dei seventies, dopo anche io non tollero molto Jonhathan richman...te lo ricordi in "Tutti pazzi per Mary"?

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